Caserma M.O.V.M. “Angelo Barzon” ex Collegio Pratense

Il Collegio Pratense

La facciata esterna e l’ingresso dell’edificio

Il Cardinale Pileo Prata (1320?-1401), uomo di  Chiesa e di grande cultura, già da quando era Vescovo di Padova (1359 – 1370) accarezzava l’idea di fondare in città un collegio per studenti meritevoli, ma con scarse risorse finanziarie. Nel 1394 il Cardinale Prata in visita a Padova avendo ricevuto in dono da Francesco Novello, Signore della Città, il Palazzo “della Moneta”, in contrada Santa Margherita, destinò al “Collegio degli scolari” 500 Ducati d’oro per il mantenimento degli studenti, che inizialmente erano dieci.

Alla sua morte il Cardinale lasciò una cospicua donazione per il Collegio e gli esecutori testamentari, per fornire agli studenti una sistemazione più funzionale, il 16 luglio del 1408, acquistarono da Pietro Zabarella, per 400 Ducati d’Oro, un edificio con annessa corte in prossimità della Basilica del Santo. I lavori di sistemazione e ampliamento terminarono nel 1420, come testimoniato dalla lapide oggi murata all’esterno dell’Edificio. Nel collegio vi studiò anche Girolamo Ortis, che qui si tolse la vita il 29 marzo 1796, poco prima di laurearsi in medicina e le cui vicende ispirarono a Ugo Foscolo le “Ultime lettere di Jacopo Ortis”.

Nei suoi cinque secoli di storia il Collegio ha assunto diverse denominazioni: “Collegium Domini Ravennatis “- “Collegio degli scolari” – “Collegio SS Gerolamo e Prosdocimo”- “Collegio del Santo” – “Collegio del Cardinale” ecc…… Oggi, l’edificio di Via Cesarotti è comunque noto a tutti come “Collegio Pratense”, in omaggio al Suo illustre fondatore.

Il Collegio ha funzionato ininterrottamente fino al 1797 quando i francesi lo trasformarono in caserma.  In seguito anche le truppe austriache avvicendatesi a quelle napoleoniche occuparono il collegio come caserma “provvisoria”. Nel l820 l’edificio fu “restituito” alle sue antiche funzioni, ma nel 1848 il pian terreno del Collegio fu destinato a Comando dell’11° Battaglione della Guardia Nazionale austriaca. Nel 1866 il collegio, ormai vuoto, fu adibito a caserma per un distaccamento della “Guardia cittadina”.

La Caserma

Nel 1890 i Consigli provinciali del Veneto decisero di trasformare “l’antiquata forma di beneficenza” in borse di studio a favore di studenti veneti iscritti all’Università di Padova decretando contestualmente di vendere l’edificio che ospitava il collegio. Con il ricavato della vendita dell’immobile fu possibile assegnare ogni anno e fino ai primi anni del novecento otto borse di studio ad altrettanti studenti meritevoli per un ammontare di Lire 510 cadauna.

L’edificio rimase pressoché abbandonato e in rovina fino al 1929 quando, nel periodo fascista, dopo il restauro divenne caserma con la denominazione “Benito Mussolini”, sede della 53^ Legione patavina della Milizia Volontari Sicurezza Nazionale. Nella Caserma “Mussolini” il 29 novembre 1943 fu portato per qualche giorno e prima di essere tradotto al carcere “Paolotti” il Professore Mario Todesco, docente al Liceo “Tito Livio”, partigiano. Il professore Medaglia d’Oro al Merito civile alla Memoria, dopo la scarcerazione, fu assassinato a Padova il 29 giugno 1944.

Nel dopoguerra la caserma è stata intitolata alla Memoria  del padovano Tenente Colonnello dei Bersaglieri Angelo BARZON- Medaglia d’Oro al Valor Militare, Caduto eroicamente nel 1941 in Africa Orientale.

L’infrastruttura è stata sede d’importanti Comandi militari e fra questi il:

  • Distretto Militare, fino al 1982;
  • Comando dei Servizi di Commissariato della Regione Militare Nord Est;
  • Comando Logistico dell’Area Nord ;
  • Comando Sanità e Veterinaria Regione della Militare Nord.

Il Collegio ha un ampio cortile quadriportico a doppia loggia di archi a tutto sesto con un pozzo. Due importanti iscrizioni lapidee documentano le diverse fasi della vita del Collegio con riferimento al suo fondatore, il Vescovo Pileo di Prata.

Nota

Quanto sopra è una scheda relativa a ‘Caserma Angelo Barzon” tratta daLe Infrastrutture Militari dell’Esercito Italiano a Padova del Bando “on air 2012” indetto dal Comune di Padova. La precisazione è necessaria perché, dal 2012 ad oggi, sono intercorsi cambiamenti qui solo accennati.
Progetto: a cura del Dott. Alessandro Cabianca, Presidente “Gruppo90-ArtePoesia”
Schede: a cura del Gen. B. (Aus.) Maurizio Lenzi
Documentazione fotografica: Mario Dal Molin, 1° Mar.llo Rino Del Pizzo, 1° Mar.llo Fabio Magrini, Sig. Marco Romanato. Coordinamento per la fotografia: Mario Dal Molin (Fotoclub Padova).

Maurizio Lenzi

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