Giotto nel Palazzo della Ragione di Padova

Abstract

Attribuire a Giotto gli originari affreschi astrologici del Palazzo della Ragione di Padova è un “luogo comune” e, insieme, un assioma.
Daria Mueller, autrice dell’unica Guida filologica del Ciclo dei Mesi più vasto del Medioevo, spiega quale fosse la finalità dell’opera, promossa dal Libero Comune di Padova in occasione di tutta la ristrutturazione del Palazzo di Giustizia all’inizio del Trecento.
La collettività doveva riconoscersi con facilità in tutte le attività che i Mesi ordinatamente scandivano sotto il chiaro dettato degli influssi planetari. Tale semplicità NON prevedeva alcun Giotto.
Il discorso da farsi è quello della scienza astrologica, di Pietro d’Abano che la porta a Padova da Parigi, accettando di assumere l’incarico di allestitore teorico del Ciclo.
Se ci fu la partecipazione di Giotto nel progetto celebrativo del Libero Comune ormai al suo apogeo, essa fu senz’altro molto limitata e, allo stesso tempo, stupendamente in evidenza.
Conclude l’articolo un interessante allestimento virtuale delle Tavole di Giotto.

(N.d.r.:L’articolo che segue è un PDF che si può ingrandire e sfogliare)