Il volo di Gerione, di Giovanni Ponchio

Giovanni Ponchio, (Padova, 1952), ha insegnato Lettere e Filosofia nei Licei di Padova. Dal 1993 al 2001 ha diretto la scuola di formazione all’impegno sociale e politico della diocesi di Padova e, per conto della Conferenza Episcopale Italiana, ha svolto la funzione di coordinatore delle scuole di formazione in Italia. Dal 1988 al 2006 è stato consigliere, poi assessore alla cultura, infine sindaco della città di Abano Terme. È presidente delle Biblioteche Padovane Associate. Giornalista pubblicista, è direttore responsabile di pubblicazioni periodiche dedicate ai bambini. È nel comitato scientifico dell’Associazione “Sebastiano Schiavon” che opera nel campo della ricerca storica del Novecento Italiano. Ha pubblicato: “Cultura radicale e società politica in Italia”, Padova 1985; “Tempo civile e tempo ecclesiale”, 1999; “Dante e la cultura padovana del 1300”, 2018; Il volo di Gerione, 2019.

Il volo di Gerione

Sembra esserci una sorda ostilità in Dante verso la città di Padova e i suoi rappresentanti più in vista, Pietro d’Abano anzitutto, mai nominato ma riscontrabile nei richiami alle sue teorie astrologiche e Reginaldo Scrovegni, rappresentante della ricca borghesia padovana da Dante posto tra gli usurai. Perfino Antenore, il mitico fondatore della città, per Virgilio principe saggio, da Dante è posto tra i traditori della patria. Forse in questo ha giocato anche l’esilio presso la corte ghibellina dei Della Scala, ostile alla guelfa Padova. Tutto questo Giovanni Ponchio indaga nel saggio Il volo di Gerione, il mostro fraudolento, “la bestia con la coda aguzza… che tutto ‘l mondo appuzza”, che trasporta Dante e Virgilio verso Malebolge nel canto XVII dell’Inferno.

La Redazione

Giovanni Ponchio, Il volo di Gerione, Edizioni La Gru, 2019

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