I “Canaletto” a Padova

Era il 1742 – in quella primavera che Padova aveva vissuto con apprensione per il terremoto del 24 aprile – quando alla porta di Ognissanti al Portello approdavano col Burchiello due viaggiatori, se non insoliti, perlomeno particolari: erano Antonio Canal, già allora noto come Canaletto e il nipote Bernardo Bellotto (1 a-b) che lo stesso anno a sua volta avrebbe iniziato a farsi chiamare Canaletto. Probabilmente la loro non era una semplice gita fuori porta, ma l’esito di una precisa scelta imprenditoriale.

Oggi le opere dei Canaletto sono esposte nei principali musei del mondo.

ERRATA CORRIGE DIDASCALIE:

Pag. 29 – Fig.34 – Canaletto, veduta ideata con porta Codalunga, incisione
Pag. 29 – Fig.35 – Bellotto, veduta ideata con porta Codalunga, New York Metropolitan Museum
Pag. 30 – Fig.36 – Giuseppe Bernardino Bison, veduta ideata con porta Codalunga, già Dorotheum Vienna
Pag. 30 – Fig.37- Giuseppe Bernardino Bison, veduta ideata con porta Codalunga part., già Dorotheum Vienna

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