MUSME: Museo di Storia della Medicina in Padova

Abstract

Il MUSME è un Museo di nuova generazione che racconta lo straordinario percorso della Medicina da disciplina antica a scienza moderna, con particolare attenzione alla storia della Scuola medica padovana.

Padova culla delle nuove scienze

“Sia Copernico che Galileo furono in questa stessa Università in importanti periodi
della loro vita; e anche prescindendo da questi grandissimi nomi, si ebbero in questa
Università sviluppi tali da giustificare la concezione secondo la quale, ammesso che
l’onore di essere stata la sede della rivoluzione scientifica possa appartenere di diritto
ad un singolo luogo, tale onore dovrebbe essere riconosciuto a Padova”.

  “[…] a Padova la regina della scienza, piuttosto che la teologia, come invece a Parigi, era la medicina.”

(H. Butterfield, The Origins Of Modern Science 1300-1800, 1949)

Lo storico delle Scienze Butterfield ben riassume il ruolo fondamentale della Scuola medica padovana nel contesto delle università europee tra il XV e il XVI secolo e oltre: la Storia delle Scienze in generale e della Medicina in particolare deve molto a Padova e al suo antico Ateneo.

L’Università di Padova, per merito anche della libertà di studio e di pensiero che vi veniva garantita dalla Repubblica Serenissima, è stata la culla di quella Rivoluzione Scientifica che ha cambiato il volto del sapere in Occidente. Durante il Rinascimento, qui sono state rivoluzionate l’Astronomia e la Fisica; e qui è nata la Medicina moderna, come viene efficacemente illustrato nelle sale del MUSME.

L’ex Ospedale di San Francesco Grande

La sede stessa del MUSME ci parla di straordinarie innovazioni nel nostro passato: il Museo, infatti, è allestito nel palazzo quattrocentesco che fu sede del primo ospedale padovano, costruito nel 1414 dai coniugi Sibilia de’ Cetto e Baldo da Piombino: l’ospedale di San Francesco Grande.

Nella seconda metà del Cinquecento fu in questi locali che, per la prima volta al mondo, gli studenti di Medicina iniziarono a imparare la pratica clinica direttamente al letto dei malati, aprendo la strada al moderno approccio didattico in Medicina.

L’ospedale di San Francesco fu attivo per quasi quattro secoli, fino al 1798, quando fu inaugurato l’Ospedale Giustinianeo.

Il restauro dell’ex Ospedale

Il restauro dell’ex Ospedale di San Francesco Grande è stato promosso dalla Provincia di Padova[1] – proprietaria dell’edificio dal 1959 – su progetto dell’Università degli Studi di Padova, allo scopo di ospitarvi un Museo che desse finalmente lustro alla gloriosa storia della Scuola medica padovana.

Nel 2008 la Provincia di Padova, l’Università degli Studi di Padova, la Regione del Veneto, il Comune di Padova, l’Azienda Ospedaliera e l’ULSS 16 hanno costituito la “Fondazione Museo di Storia della Medicina e della Salute in Padova” – detta anche Fondazione MUSME, oggi presieduta da Francesco Peghin – con la finalità di raccogliere, custodire e valorizzare le testimonianze della cultura medica e scientifica padovana.  La Fondazione MUSME nel 2013 ha bandito un avviso per la gestione dell’immobile – ribattezzato “Palazzo della Salute” – dando vita a una proficua sinergia pubblico-privato, in cui la Fondazione stessa mantiene un ruolo di indirizzo e controllo.

Tra il 2014 e il 2015 la QBgroup, società padovana leader nel settore dell’innovazione tecnologica per la formazione medica, ha realizzato il Museo in tempi record, con la consulenza del Comitato Scientifico (presieduto dal prof. Vincenzo Milanesi, già Magnifico Rettore dell’Ateneo patavino) e il sostegno finanziario della Fondazione Cariparo. Parallelamente al Museo, nell’ala destra del palazzo, ha allestito anche un centro congressi altrettanto all’avanguardia.

Museo e centro congressi sono gestiti, a rischio imprenditoriale privato, dalla Palazzo della Salute srl, società rappresentata da Luca Quareni.

Il museo

In equilibrio tra passato e futuro, il MUSME rivoluziona il concetto di Museo scientifico, coniugando storia e tecnologia. Incrocio tra una tradizionale collezione di reperti e un moderno Science Centre, fonde e rinnova gli approcci museali e riesce a conquistare tutti, proponendo un percorso espositivo che si adatta al visitatore: dalla narrazione giocosa per i più piccoli all’approfondimento per gli studiosi.

Ai reperti antichi – messi a disposizione da Università di Padova, Musei Civici, Azienda Ospedaliera e ULSS16 – si affiancano exhibit interattivi, video e giochi multimediali, ideati per illustrare i reperti e chiarire i temi trattati nelle sale. Ci sono poi gli ormai celebri portoni del MUSME: lungo il percorso espositivo, il visitatore può bussare a grandi porte virtuali, che si aprono su video a grandezza naturale in cui alcuni protagonisti del passato presentano sé stessi e gli argomenti del Museo, componendo una narrazione storica spesso divertente che si sviluppa di sala in sala.

Il percorso espositivo permanente

Il MUSME pone il corpo umano al centro di un percorso storico e scientifico, che si snoda lungo tre piani affacciati sull’asse stradale e sul cortile interno

  • Due sale più storiche:

A:  storia dell’ex Ospedale di San Francesco Grande

B:  l’Università di Padova e la Rivoluzione Scientifica del XVI secolo

  • Quattro sale dedicate alla nascita delle scienze mediche moderne:

C:  Anatomia – “Com’è fatto il Corpo Umano?”

D:  Fisiologia – “Come funziona il Corpo Umano?”

E:  Patologia – “Come si guasta il Corpo Umano?”

F:  Terapia – “Come si cura il Corpo Umano?”

  • Un Teatro Anatomico moderno: Lezioni di Anatomia e Fisiologia per grandi e piccini su un modello di corpo umano lungo 8 metri.
  • Due Sale per le esposizioni tematiche
  • Due sale per i laboratori didattici

La prima sala, a piano terra, è dedicata alla storia dell’ex Ospedale di San Francesco Grande. Dal suo portone virtuale, Sibilia de’ Cetto racconta le motivazioni e le peculiarità dell’intero complesso, ben descritto da un plastico con proiezioni mappate, mentre Giovanni Battista Da Monte spiega l’importanza di introdurre la pratica anatomica e la pratica clinica nell’insegnamento universitario della Medicina.

Sempre a piano terra, la seconda sala è dedicata all’Università di Padova e alla sua centralità nella Rivoluzione

Scientifica, illustrata proprio da Galileo Galilei. Una proiezione sul soffitto narra la stretta relazione tra Astrologia e Medicina antica, mentre dei touch-screen presentano biografie e opere dei medici illustri che nei secoli hanno trovato nell’Ateneo patavino il luogo ideale in cui lavorare.

Ai piani superiori si incontrano quattro sale dedicate alla nascita e allo sviluppo delle scienze mediche moderne: Anatomia, Fisiologia, Patologia e Terapia, presentate rispettivamente da Andrea Vesalio, Santorio Santorio, Giovanni Battista Morgagni e Prospero Alpini.  Vi si trovano strumenti medici e reperti umani antichi e moderni, anche di anatomia patologica. Splendidi libri antichi, normalmente inaccessibili al pubblico, qui sono anche “sfogliabili” virtualmente. Giochi a diversi livelli di difficoltà insegnano la corretta anatomia del corpo umano, il lessico medico, l’associazione tra patologie e agenti patogeni. Un tavolo settorio virtuale permette di effettuare dissezioni anatomiche secondo le indicazioni di Vesalio. Pannelli interattivi con domande e risposte incoraggiano il visitatore a ragionare sui temi affrontati, sia in termini di conoscenze storico-scientifiche sia in riferimento alla propria salute. E alcune postazioni con disegni animati esplicativi permettono di misurarsi la pressione e altri parametri fisiologici a scopo didattico.

Percorse le sei sale, si entra nello stupefacente Teatro Anatomico Vesaliano, grande salone in cui Anatomia e Fisiologia vengono illustrate – grazie a perfette proiezioni mappate – da un modello di corpo umano lungo 8 metri, che parla al pubblico e sembra un gigante vivo: l’omone del MUSME, come ormai lo chiamano i bambini in visita.

Le sale per mostre temporanee

Il percorso si chiude con due sale dedicate alle esposizioni tematiche. Nei primi mesi il MUSME ha ospitato:

  • “Il cibo, i luoghi e le frodi nella Padova del Settecento” (curata dall’Archivio di Stato),
  • “Luoghi e spazi della Salute. Immagini progetti disegni dagli archivi ospedalieri di Padova” (curata dal prof. Stefano Zaggia dell’Università di Padova),
  • “Il corpo scoperto. L’anatomia da Vesalio al futuro” (curata dal prof. Maurizio Rippa Bonati e dalla dott.ssa Silvia Ferretto dell’Università di Padova).
  • Venire alla luce. Dal concepimento alla nascita” (curata dal Prof. Giovanni Battista Nardelli, dal prof.

Maurizio Rippa Bonati e dal Dott. Andrea Cozza dell’Università di Padova).

Riconoscimenti

Il MUSME, inaugurato il 5 giugno 2015, sta destando un interesse crescente.

Nel 2015 ha vinto il premio eContent Award Italy per i migliori contenuti e servizi in formato digitale nella sezione “eLearning & Science

Nel 2017 ha vinto il prestigioso “Premio Innovazione SMAU 2017 nel settore “Cultura e formazione in ambito medico scientifico”.

Il successo è stato notevole in particolare con le scolaresche: le centinaia di classi in visita hanno innescato un passaparola che ha fatto crescere l’afflusso di visitatori di mese in mese.

Inoltre, i pochi mesi ha scalato le classifiche di Tripadvisor, dove ha raggiunto il 3° posto tra le centinaia di “cose da fare” a Padova.

Nel 2017 e nel 2018 il MUSME ha ricevuto il certificato d’eccellenza di Tripadvisor per il gradimento degli utenti.

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[1] Con il contributo di Stato, Regione del Veneto, Comune di Padova e Società Autostrade Padova-Brescia.

N.d.r.: Si ringrazia la Direzione del MUSME per averci inviato la presente documentazione che volentieri pubblichiamo