Sulle origini cristiane di Padova: Santa Giustina e San Prosdocimo

Abstract

Le origini cristiane di Padova sono profondamente legate ai suoi più antichi patroni, Giustina e  Prosdocimo: un approfondimento su queste due figure, possibile grazie alla consultazione e alla lettura delle fonti, ci permette di raccogliere preziose informazioni non solo sulle loro vite, ma anche sul rapporto intercorso tra questi due santi protettori della città.

Santa Giustina e San Prosdocimo

Si tratta di un legame non esistito storicamente – essi vissero infatti ad alcuni secoli di distanza l’uno dall’altro – ma che viene proposto, oltre che da alcuni testi agiografici, soprattutto nell’ambito delle produzioni artistiche realizzate a Padova (Figg. 01, 02).

Santa Giustina, martire: storia e tradizione

La memoria liturgica della martire Giustina, vissuta a Padova tra la fine del III e gli inizi del IV secolo, viene annualmente celebrata il 7 ottobre nell’omonima basilica, il più grande luogo di culto della città. L’edificio (Figg. 03 , 04), con l’annesso complesso monastico, sorgerebbe inoltre nell’ambito della tomba della Santa, dove, nel VI secolo, sarebbe stato costruito un primo santuario a lei dedicato.
La prima attestazione della sepoltura di Giustina è contenuta all’interno del breve poema Vita sancti Martini, composto nella seconda metà del VI secolo da Venanzio Fortunato (530-607 d.C.), vescovo di Tours: egli infatti ricorda l’esistenza a Padova di un monumento funebre eretto per la giovane Beata, (1) collocato vicino allo Zairo, l’antico teatro romano costruito nei pressi di Prato della Valle. (2)
Altra preziosa testimonianza è l’epigrafe del prefetto Opilione (Fig. 05), anch’essa di VI secolo. La figura di Opilione è estremamente importante, in quanto egli fu promotore della costruzione del primo santuario eretto in onore di Giustina. Realizzato nel 520 d.C., esso divenne nel tempo un importante  luogo di culto, nonché meta di numerosi pellegrinaggi. L’epigrafe costituisce inoltre un documento eccezionale, poiché per la prima volta Giustina è menzionata come martire.
È poi da citare la leggenda agiografica della Santa, la Passio Sanctae Justinae martyris, testo forse risalente al VI secolo. La Passio narra della permanenza a Padova di Massimiano, imperatore dal 286 al 305 d.C., permanenza avvenuta all’epoca delle ultime grandi persecuzioni dei cristiani nell’Impero: fu questo il motivo che portò alla costituzione di un tribunale, che venne collocato in Campo Marzio, antico nome per Prato della Valle. Giustina, che al tempo viveva nei pressi della città, decise di far visita ai cristiani sofferenti per portar loro conforto, ma venne arrestata e condotta davanti all’imperatore. La Beata professò e sostenne quindi in modo incrollabile la propria fede, rifiutandosi di sacrificare agli dèi pagani; venne così condannata alla pena capitale e trafitta da una spada, che diventò il simbolo del suo martirio.
I cristiani raccolsero successivamente il corpo, seppellendolo in un condignum cymiterium,luogo nei pressi del quale tradizionalmente si ritiene sia stata costruita la basilica e l’abbazia di Santa Giustina.

San Prosdocimo, primo vescovo di Padova

Le più antiche testimonianze di devozione nei confronti di San Prosdocimo, annoverato come primo vescovo di Padova, sono risalenti al IX secolo. Il culto del Santo andò in seguito ad associarsi con quello di Giustina (3) a riprova di questo legame, la sua sepoltura venne collocata nell’ambito dell’antico santuario costruito in onore della giovane martire, in un ambiente oggi conosciuto come Sacello di Santa Maria, la parte più antica dell’odierna basilica (Fig. 06).
Per comprendere la storia e la figura di Prosdocimo fondamentale è la lettura della Vita sancti Prosdocimi. Questo testo racconta di come il Santo, di origine greca, fosse giunto a Roma assieme a Pietro al tempo dell’imperatore Claudio (41-54 d.C.). Giunto quindi a Padova per svolgere attività missionaria, egli incontrò il re Vitaliano: dopo averlo guarito da una malattia, lo battezzò assieme alla moglie. La coppia, prima sterile, in seguito concepì e diede alla luce una bambina, Giustina, che venne istruita alla fede dallo stesso Prosdocimo. Alla morte di re Vitaliano, Giustina pensò di ritirarsi a vita religiosa, ma dovette affrontare l’arrivo dell’imperatore Massimiano, giunto a Padova con il desiderio di sposarla e ottenere così le ricchezze del padre. Portata al cospetto dell’imperatore, la ragazza resistette alle sue lusinghe, rifiutando di sacrificare agli idoli pagani; venne quindi torturata e uccisa con un colpo di spada. Prosdocimo recuperò quindi il corpo della Santa, ponendolo in un condignum cymiterium: è evidente come parole e procedure siano le medesime presenti nella Passio di Giustina. La storia si chiude inoltre con un preciso riferimento a Opilione, il quale costruì in onore della Martire una magnifica basilica, che verrà consacrata dallo stesso Prosdocimo.
Alla luce di questo racconto, si può concludere che la Vita di Prosdocimo trovi ispirazione nella Passio della Martire, la quale acquisisce un legame strettissimo con il Vescovo, legame ribadito nella scelta del luogo di sepoltura dello stesso patrono, costruito a fianco della basilica di Opilione.

Andrea Missagia

Note

1) “Si Patavina tibi pateat via, pergis ad urbem, huc sacra Justinae, rogo, lambe sepulcra beatae, cuius habet paries Martini gesta figuris” (“Qualora ti sia accessibile la via verso Padova, dirigiti alla città; qui, ti prego, bacia il sacro sepolcro della beata Giustina, le cui pareti riportano illustrate le gesta di Martino”), Venantii Fortunati, Vita Martini, a cura di Friedrich Leo in Monumenta Germaniae Historica, Auctores antiquissimi, IV, 1, Roma, 1961, pp. 407-426.
2) Parte dei resti del teatro romano sono visibili sotto la canaletta di Prato della Valle quando viene prosciugata per le periodiche manutenzioni.
3) Francesco Veronese, La storia di Padova nella leggenda agiografica di San Prosdocimo, «Padova e il suo territorio», XXVII, 155 (2012), pp. 20-23; Giuseppe Cuscito, “Ancora sulle origini cristiane di Padova”, in Un uomo chiamato Prosdocimo a Patavium. Atti del convegno, Abbazia di Santa Giustina, Sala San Luca, Padova, 5 novembre 2011, a cura di Franco Benucci. Trieste 2013, pp. 67-80.

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A. Missagia
Fig. 01. Da La miniatura a Padova dal Medioevo al Settecento, catalogo a cura di Giovanna Baldissin Molli, Giordana Canova Mariani, e Federica Toniolo. Modena 1999, p. 84;
Fig. 05. DaLa Basilica di Santa Giustina. Arte e Storia, a cura di Alfredo Tosello. Castelfranco Veneto (Tv) 1970;
Fig. 06. https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Santa_Giustina_(Padua)_-_The_Shrine_of_Saint_Prosdocimus_-_tomb_of_Saint_Prosdocimus.jpg.

Altre
Fig. 02. da https://www.parrocchiavillaguattera.com/san-prosdocimo
Fig. 03. da Padova Cultura – Padovanet
Fig. 04. Foto Padova Sorprende

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