L’abbazia di Praglia, sorta tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo alle pendici settentrionali dei Colli Euganei, custodisce al suo interno, nella sapiente distribuzione degli spazi architettonici, degli autentici gioielli, tra i quali possiamo annoverare la biblioteca monumentale sita nella parte superiore del chiostro pensile.
La scaffalatura a parete (1700), su due piani, custodisce parte dei libri di storia, arte, letteratura, teologia e filosofia che costituiscono il patrimonio dell’intera biblioteca monastica, più di 100.000 volumi.
Lo sguardo non sa dove posarsi. In alto, il soffitto è decorato con tele di Gian Battista Zelotti secondo un preciso disegno iconografico, che vede nell’ottagono centrale l’allegoria della Fede affiancata da due riquadri con i Padri della Chiesa Latina: Girolamo, Gregorio Magno, Ambrogio e Agostino.
(L’introduzione e le didascalie sono tratte da “Tu chantes ma chanson – Visitando l’antica biblioteca di Praglia sui Colli Euganei” di Sandro Carotta)