Le antiche porte di Padova

Premessa

Già in epoca comunale Padova decise di dotarsi di una prima cerchia di mura cittadine che potessero difendere l’antica “insula” circondata dalle acque del Bacchiglione entrate in città (1195 c.a.). Le fonti parlano di 19 porte con rispettivi ponti. Di quelle porte primitive oggi ne rimangono due: Porta Molino e Porta Altinate e ce ne sarebbe una terza, rilevata di recente, la Porta della Cittadella Vecchia o di Castelvecchio presso l’oratorio di San Michele, nella zona della Specola, che permetteva l’ingresso in città a chi proveniva da Monselice e in genere dalla bassa padovana.

Porta Molino (XIII secolo)

Porta Molino o Porta dei Molini, era sicuramente la più importante di tutte, il principale degli accessi, detti regales, della cinta muraria medievale, con la sua tozza torre in pietra e mattoni alta 26 metri, collegata ad un antico ponte romano sul Tronco Maestro del Bacchiglione a cinque arcate che portava nel cardo massimo urbano (oggi via Dante, già Maggiore). Nelle vicinanze, fino quasi alla fine dell’Ottocento, si concentravano più di trenta mulini montati su barche (falsa la lapide sulla torre del Leoni che fantasticò un Galileo sondare il cielo da lassù. Targa simile si trova presso un astrario a Costozza di Longare, nel vicentino, dove il genio sostò per breve tempo ospite dei da Trento). Il torrione si innalza su un imponente arco a sesto acuto.

La porta dalla Stra’ Maggiore ora Via Dante.
Sulla sinistra, l’accesso seicentesco al torrione.

Porta Altinate (XII secolo)

Porta Altinate o Porta di Ponte Altinà si trova al lato orientale dell’odierna piazza Garibaldi, è delimitata da un grande arco trionfale a tutto sesto rivestito da blocchi in pietra ed eretta sull’arcata di un ponte romano di epoca augustea che attraversa il Naviglio interno, oggi interrato. Dal nome si comprende che portava all’antica Altino e in laguna veneziana. Costruita intorno al XII secolo fu incendiata dai crociati che combattevano il tiranno Ezzelino e in seguito ripristinata. Delle mura comunali rimangono solo brevi tratti ai lati della porta e in pochi altri luoghi della città spesso integrati in case nel frattempo costruite a ridosso; il tratto più significativo e visibile si trova in Riviera Tito Livio.

La porta vista dalla piazza dei Noli, ora Garibaldi.

Monumento ad Alvise Pisani

Il monumento ad Alvise Pisani, Capitano di Padova nel 1686
e poi Doge della Serenissima. Si trova all’interno della porta.

Porta della Cittadella Vecchia o di Castelvecchio.

Di questa porta d’accesso al Castelvecchio, oggi a transito pedonale, collegata alla Torre catena con un tratto di mura, rimane solamente il torrione di difesa.

Porta della Cittadella Vecchia

Gianluigi Peretti

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