Venerdi 21 ottobre 2022, alle ore 17,30, presso la Sala del Romanino ai Musei Civici agli Eremitani prende avvio il ciclo di 4 conferenze nell’ambito del progetto “Padova: dalle radici culturali alla modernità” promosso da Padova Sorprende con il contributo del Comune di Padova, Assessorato alla Cultura.
Sommario
Gli obiettivi
Il Progetto è volto a stimolare la memoria collettiva, suscitando in ciascuno un sentimento identitario, vivo, partecipato e costruttivo rispetto al contesto culturale cittadino e i valori presenti. Essi sono veicolati dalle tracce geo- storiche di un territorio dalle cospicue evoluzioni e trasformazioni, espressi dalle eccezionali emergenze artistico-monumentali, comunicati dalle plurime sensibilità linguistiche e letterarie, che hanno arricchito il pensiero e le forme dell’espressione.
Il progetto
La città si offre come autentico scrigno d’arte e di storia, punteggiata da luoghi ricchi di cultura e di tradizioni, da palazzi, chiese, oratori, musei, biblioteche, costruiti lungo i secoli e testimoni perenni della civiltà qui radicata ed edificata. Le radici storico-culturali partono dall’antico e arrivano alla modernità, in un flusso determinato anche da rotture e discontinuità, (per es. i Longobardi nell’Alto Medioevo, oppure i decenni di sottomissione all’impero asburgico).
La città dona l’unicum della maggior diffusione nel mondo di pittura parietale trecentesca, e non solo rappresentata dal grandissimo Giotto, grazie alla quale ha ottenuto il riconoscimento di Urbs Picta, ed è Patrimonio mondiale Unesco con otto siti (il Giardino dei Semplici aveva già ottenuto precedentemente lo stesso riconoscimento).
In questo contesto, fondamentale, in tutto il Trecento, è il ruolo svolto dai Carraresi, in senso storico e strategico, anche grazie alla posizione della città, come antemurale rispetto alla rivale signoria Scaligera. Grandi propulsori di cultura, i Carraresi lasciano le ricchissime evidenze di un momento di splendore delle arti e della cultura, anche con la presenza in città di Giotto e di Petrarca. Al contempo, la città si è riconosciuta in legami importanti, che hanno portato feconde ricadute, come il reciproco scambio con una gloriosa e antica Università plurisecolare, che ha registrato la presenza di insigni studiosi, attivi nell’aprire a nuove vie del sapere (basti citare Galilei e la scienza, o lo sviluppo della medicina). Cospicua è la tradizione linguistico-letteraria, continuata nei secoli da personaggi noti e autorevoli, in prosa, poesia, saggistica, che ha esercitato un peso anche nel panorama della storia italiana.
Lungo il secolo XVIII il volto della città viene restituito e interpretato, da par loro, dalle opere dei Canaletto, mentre il Prato della Valle prende nuova forma su progetto di Andrea Memmo e dell’architetto Domenico Cerato e si arricchisce delle opere giunte fino a noi.
Le conferenze
21 ottobre 2022 – Il moderno nella pittura del ‘300 a Padova – Relatori: Giuseppe Nigretti e Davide Cabianca
4 novembre 2022 – L’università patavina tra tardo Medioevo e Rinascimento – Relatori: Alessandro Tessari e Marta Celio
12 novembre 2022 – I poeti padovani e veneti dal 1500 a oggi – Relatori: Ornella Cazzador e Alessandro Cabianca
9 dicembre 2022 – Dai Canaletto nella Padova del ‘700 all’Isola Memmia – Relatori: Pier Luigi Fanetelli e Alessandro Cabianca
Le relazioni (abstract)
L’opuscolo, contenente la sintesi delle relazioni verrà distribuito al pubblico presente in sala.